NAPOLI ASSAPORA PER LA PRIMA VOLTA L'AMERICA'S CUP... NEL 2012 E NEL 2013

© ACEA / Photo Gilles Martin-Raget

L'America's Cup World Series, il circuito che precedette l'America's Cup del 2013 a San Francisco e che fece sede in diverse località, approdò a Napoli nel 2012 e nel 2013 per due delle tappe più memorabili, il che spiega perché Emirates Team New Zealand abbia assegnato la Louis Vuitton 38ª America's Cup del 2027 alla città.

🇮🇹 UNA RASSEGNA DI NAPOLI 2012 E 2013 – L’ITALIA E L'AMERICA'S CUP

RIVIVI L'ENERGIA INDIMENTICABILE DI NAPOLI 2012

 

In entrambe le edizioni, si stima ufficialmente che oltre un milione di spettatori si siano riversati sullo splendido lungomare di Napoli sia durante le giornate di allenamento che di regata per assistere ad alcune delle regate più serrate e combattute mai viste a bordo dei catamarani AC45, utilizzati per due anni nelle America's Cup World Series World Series e, successivamente, nella Youth America's Cup nel 2013.

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Oltre 500.000 spettatori si sono radunati lungo la costa di Napoli per assistere al terzo giorno di regata dell'ACWS nel 2013, una delle folle più grandi di sempre nell'America's Cup. Foto: © Gilles Martin-Raget.

 

Oggi l'America's Cup si disputa sulla classe di monoscafi volanti AC40 e AC75 ma, nel 2012 e nel 2013, vennero utilizzati catamarani monotipo senza foil. I foil furono introdotti da Emirates Team New Zealand nell'America's Cup del 2013, innovando e cambiando per sempre il mondo della vela.

A rendere ancora più competitiva e spettacolare la flotta, è stata la presenza di due team Luna Rossa che hanno scelto le World Series di Napoli come tappa di partenza per la loro corsa all'America's Cup 2013. La serie era iniziata l'anno prima con eventi a Cascais (Portogallo), Plymouth (Regno Unito) e San Diego (USA), ma il team italiano aveva trascorso l'inverno del 2011 ad allenarsi ad Auckland con Emirates Team New Zealand, e stava usando Gaeta, in Italia come base per assemblare gli AC45. Alla regata i team Luna Rossa Piranha Team e Luna Rossa Swordfish Team avevano a bordo molti talenti emergenti.

© Emirates Team New Zealand / Chris Cameron

SINISTRA   Luna Rossa ha partecipato alla regata di Napoli dell'America's Cup World Series con due catamarani AC45. Piranha e Swordfish, qui visti mentre doppiano la boa di bolina appena al largo di Castel dell'Ovo.   |    DESTRA   Max Sirena (oggi CEO di Luna Rossa) insieme a Grant Dalton (Emirates Team New Zealand) e Patrizio Bertelli, CEO di Prada. Foto: @ Emirates Team New Zealand / Chris Cameron.

 

Il timoniere britannico Chris Draper, oggi membro chiave dell'afterguard di Emirates Team New Zealand per la Louis Vuitton 38a America's Cup, ha guidato il Piranha Team, supportato da David "Freddie" Carr (ex INEOS Britannia) e da Francesco Bruni, che sarebbe poi diventato un pilastro dell'afterguard dei team Luna Rossa. Per il team Swordfish, Max Sirena, oggi CEO di Luna Rossa, era skipper, mentre il britannico Paul Campbell-James era al timone. I due team si sono presentati alle World Series ben preparati e con la voglia di dare il massimo.

L'inesperienza del team italiano con i catamarani non ha smorzato l'entusiasmo, né le aspettative, del pubblico che applaudiva dal lungomare del Golfo di Napoli ed è rimasto incollato al commento televisivo sui grandi schermi giganti in vari punti del lungomare. Il Race Village ufficiale era gremito ogni giorno, indipendentemente dalle condizioni meteorologiche: migliaia di fan hanno assistito alla regata anche durante i diluvi di aprile. Al termine delle regate, i tifosi di Luna Rossa erano in visibilio.

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La Coppa davanti a una folla di tifosi – tifosi locali e internazionali accorsero a Napoli per guardare l’ACWS nel 2013. Foto: © Gilles Martin-Raget.


Gli eventi di Napoli hanno visto alcune delle migliori regate mai svolte su catamarani. Venti forti e condizioni di mare impegnative hanno reso elettrizzanti le regate tra i nove team partecipanti. Ray Davies, membro storico di Emirates Team New Zealand, navigava a bordo del promettente team neozelandese con Dean Barker al timone e Glenn Ashby (ex vincitore dell'America's Cup con i Kiwi) alla tattica, e commentò così la prima regata sul suo blog: "Hanno un detto praticamente ovunque nel mondo “Di solito non è così”. Gli studi sul vento a Napoli, condotti nei mesi precedenti la regata, indicavano che solo nel 7% dei casi il vento avrebbe superato i 18 nodi. Ebbene, noi abbiamo incontrato il 7% il primo giorno. Con onde grandi, davvero grandi. Come era prevedibile, c'è furono alcuni danni. Artemis scuffiò alla boa di bolina, China Team e Oracle 5 si ritirarono prima della seconda regata. E la terza regata venne annullata.”

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Condizioni ventose nel Golfo di Napoli – Emirates Team New Zealand, timonato da Dean Barker, è stato il team in forma dell’America’s Cup World Series. Foto: @ Emirates Team New Zealand / Chris Cameron.

 

Le scuffie e le difficoltà hanno letteralmente conquistato il pubblico fin dall'inizio. Un’ingavonata e la successiva scuffia del team svedese Artemis, guidato dallo skipper Terry Hutchinson, ricordano a tutti quanto potesse essere difficile e al limite navigare su catamarani super potenti con 23 nodi di vento e le enormi onde della baia.

Emirates Team New Zealand, timonato Dean Barker ex timoniere dei kiwi, è stato perennemente in testa alla classifica e il team neozelandese, la squadra da battere durante tutte le regate. Il loro principale avversario fu stato Jimmy Spithill, plurivincitore dell'America's Cup e timoniere di Luna Rossa sia nel 2021 che nel 2024, che all’epoca era a bordo di Oracle 4 insieme a Tom Slingsby. Il fuoriclasse australiano vinse poi insieme a Spithill, l'America's Cup a bordo di Oracle Team USA, e recentemente ha timonato l'AC75 di American Magic a Barcellona.

LEFT: © ACEA / Photo Gilles Martin-Raget, RIGHT: © Emirates Team New Zealand / Chris Cameron

SINISTRA   Nathan Outteridge al timone del Team Korea. Foto: © Gilles Martin-Raget.   |   DESTRA   Napoli ha dato spettacolo: il vivace paesaggio urbano ha offerto il meglio delle corse negli stadi. Foto: @ Emirates Team New Zealand / Chris Cameron.

 

Le regate hanno anche visto il lancio di altri talenti emergenti come il campione del mondo dei 49er Nathan Outteridge, oggi skipper di Emirates Team New Zealand per la Louis Vuitton 38a America's Cup, che al tempo era con Team Korea ed era alla sua prima esperienza dell'America's Cup. In quegli anni anche Terry Hutchinson, skipper di American Magic nelle campagne dell'America's Cup del 2021 e del 2024, stava facendo il passaggio dalle regate d’altura all'America's Cup con il team svedese Artemis e conquistò la finale di Match Race del 2012 contro i favoriti di casa, il team Luna Rossa Piranha, che avevano raggiunto la finale al suo primo tentativo.

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Con i forti venti di Napoli nell'aprile 2012, l'azione ha catturato l'attenzione del pubblico a terra. Qui, Artemis giace su un fianco dopo un drammatico capovolgimento alla boa di bolina. Foto: © Carlo Borlenghi.

 

I tifosi napoletani furono testimoni di un altro successo durante la finale delle regate di flotta del 2012 che si svolsero con venti leggeri. Gli appassionati non stavano nella pelle e la tensione cresceva tutt'intorno a Napoli, mentre Luna Rossa Piranha, timonata da Chris Draper, sfruttava al meglio le condizioni, portando il team italiano in testa. Il pubblico a terra impazzì di gioia e il team italiano replicò il successo nel 2013 davanti ai propri tifosi.

Max Sirena ha poi ricordato: "Sono molto contento della vittoria di Luna Rossa a Napoli. Tutto il team ha fatto davvero bene; abbiamo lavorato duramente nelle ultime tre settimane e ora siamo orgogliosi di questo risultato, soprattutto perché è la prima volta che regatiamo con queste barche, con cui altri team si allenano da oltre un anno.”

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Napoli era un mare di tifosi in festa. Il team Luna Rossa aveva fatto meraviglie alla sua prima regata in assoluto con i catamarani AC45 e il successo dell'evento fu tale che rimase in calendario fino al 2013, l'anno della 34a America's Cup. Anche in quell’occasione, il team Luna Rossa si distinse, classificandosi secondo nella finale di Match Race contro Tom Slingsby al timone di Oracle Team USA, e vincendo nuovamente la regata di flotta con l'amato Francesco Bruni al timone di Luna Rossa Swordfish.

Il vincitore assoluto, tuttavia, fu senza dubbio la città di Napoli, perfetta padrona di casa nelle due memorabili edizioni 2012 e nel 2013, rimaste impresse nella memoria di tutti coloro che vi hanno assistito. 

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Una luna rossa su Napoli: dopo aver assistito dalla panchina alla 33a America’s Cup del 2010, Luna Rossa ha ritrovato il vento durante le ACWS di Napoli del 2012 e del 2013. Foto: © Carlo Borlenghi.

 

Le cerimonie ufficiali di apertura, tenute nella pittoresca Piazza del Plebiscito, nel cuore di Napoli, hanno visto un mare di persone in festa, a dimostrazione di una passione senza pari per l'America's Cup. Su questo tema Max Sirena, CEO di Luna Rossa, ha recentemente ricordato al suo team: "Quando abbiamo regatato nel 2012, e per fortuna abbiamo vinto, non ho mai visto così tanta gente. Mi sono sentito come uno dei calciatori più famosi al mondo. Immaginatevi la sensazione, sarà mille volte di più (nel 2027). Sarà un evento grandioso (per Napoli)".

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Napoli ha ospitato due delle regate più memorabili dell'America's Cup World Series nel 2012 e nel 2013. Nove team hanno gareggiato sui catamarani AC45. Foto: © Emirates Team New Zealand / Chris Cameron.


La città di Napoli ha dato spettacolo nelle America's Cup World Series del 2012 e del 2013. Il ricordo di quelle regate e la passione dimostrata dai tifosi sono rimasti indelebili in tutti coloro che vi hanno assistito. Non solo, hanno lanciato la carriera di decine di velisti e membri dei team di supporto dell’odierna America's Cup. Napoli, per la Louis Vuitton 38a America's Cup, è pronta a riportare in vita ancora una volta quella passione.

Dovete esserci.

by Magnus Wheatley 

 

La Louis Vuitton 38a America's Cup, Napoli 2027

Per la prima volta in assoluto, la Louis Vuitton Cup e Louis Vuitton l’America’s Cup Match si svolgeranno in Italia, un paese con una delle storie più straordinarie e appassionate nella tradizione dell’America’s Cup.

Nel 2027, il mondo guarderà all’Italia, e in particolare a Napoli, capitale della regione Campania, sito Patrimonio UNESCO e una delle città più antiche d’Europa, che diventerà la Città Ospitante per il trofeo sportivo internazionale più antico al mondo.

La competizione per la Louis Vuitton 38ª America’s Cup si svolgerà sotto l’ombra del Vesuvio, proprio lungo la costa della vibrante città, con un patrimonio orgoglioso e ricco di storia.

© Stefano Albamonte / Comune di Napoli / America’s Cup

Tutti gli occhi saranno di nuovo puntati sulla splendida città di Napoli, che ospiterà la Louis Vuitton 38a America’s Cup e accoglierà il mondo. Foto: © Stefano Albamonte / Comune di Napoli / America’s Cup