-
LE DONNE IN AMERICA’S CUP
Durante la Louis Vuitton 37a America's Cup a Barcellona, per la prima volta negli oltre 173 anni di storia dell'America's Cup, è stato introdotto un evento femminile a sé stante: la Women's America's Cup. Aperta a tutte le atlete, indipendentemente dall'età, questa regata rivoluzionaria ha rappresentato un evento fondamentale per colmare il divario di esperienza e promuovere la futura partecipazione delle donne alle competizioni di Coppa America. Ha offerto alle atlete l'opportunità di affinare le proprie abilità su moderni monoscafi con foil, sia attraverso simulatori dedicati che in acqua, a bordo degli yacht della classe AC40.
Le donne ricoprono da tempo ruoli chiave, sia in acqua che a terra, in ogni team e nell'organizzazione dell'America's Cup. Con il lancio della Women’s America’s Cup nel 2024, un percorso più certo può ora condurre le atlete al vertice della vela mondiale: l'America's Cup.
-
STORIA
LE PIONIERELe prime presenze femminili all'America's Cup risalgono al 1886, quando Susan Henn salpò a bordo dello sfidante irlandese “Galatea”. Nel 1893, l'Onorevole Enid Wyndham-Quinn salpò a bordo del “Valkyrie II” come membro stimato e popolare dell'equipaggio, e nel 1934, l'”Epoca d'Oro” dell'America's Cup, due donne di spicco si unirono alla squadra. Elizabeth “Sis” Hovey, fu la prima donna in assoluto a vincere una regata internazionale di vela, salpò a bordo dello yacht J-Class “Rainbow”, vincitore della Coppa America, mentre gli americani ottenevano una vittoria per 4-2 su “Endeavour” di Sir T.O.M. Sopwith, che schierava anche una donna nel match dell’America’s Cup, Phyllis Sopwith. Imperterrita dalla sconfitta, Phyllis Sopwith tornò nel 1937 a bordo di “Endeavour II”, che fu clamorosamente battuto da “Ranger” con Gertrude Vanderbilt.
Nella moderna storia dell’America’s Cup, la leggendaria velista americana Dawn Riley ha probabilmente fatto più di chiunque altro per la parità di genere. Nel 1992, ha navigato a bordo del programma “America3” di Bill Koch nella Defender Series e nel 1995 è stata Skipper, guidando la campagna della sconfitta “Mighty Mary” IACC. Dawn è tornata in Coppa nel 2000 per guidare la campagna “America True” e nel 2007 è stata Direttore Generale della francese “Areva Challenge” a Valencia.
-
LA INAUGURAZIONE DELLA PUIG WOMEN’S AMERICA’S CUP
IL VENTO DEL CAMBIAMENTODurante la Louis Vuitton 37ª America's Cup, ogni sindacato dei team già iscritti ha schierato un team femminile: Nuova Zelanda, Gran Bretagna, Svizzera, Italia, Stati Uniti e Francia. Inoltre, altri sei yacht club hanno iscritto team interamente femminili provenienti da Svezia, Spagna, Canada, Paesi Bassi, Germania e Australia, a dimostrazione di una partecipazione globale.
I dodici team sono stati divisi in Team Invitati e Team della Louis Vuitton 37ª America's Cup, che si sono sfidati in una serie di regate di flotta per determinare i primi tre classificati di ogni girone. Questi team si sono poi qualificati per una Semifinale, seguita da un match race a chi vince prende tutto.
Tra una regata e l'altra del Match della Louis Vuitton 37ª America's Cup, l'attesissimo scontro ha visto Luna Rossa Prada Pirelli (Italia) affrontare Athena Pathway (Gran Bretagna). Le donne di Luna Rossa Prada Pirelli hanno trionfato, sollevando il primo trofeo Puig Women’s America’s Cup in una vittoria storica.
-
DIVERSITÀ E INCLUSIONE
COLMARE IL DIVARIONel 2013, le barche volavano sui foil, spingendo la capacità di carico a nuovi estremi, e la parità di genere continuava a diminuire. Le donne rimanevano fondamentali nei ruoli a terra, ma con metà del pubblico dell'America's Cup composto da donne, il divario in acqua stava diventando sempre più evidente. Questo divario ha iniziato a colmarsi nell’edizione del 2021, dove la potenza pura degli AC75 è stata sprigionata. Dopo la schiacciante vittoria di Emirates Team New Zealand, Grant Dalton e il suo team hanno riconosciuto la necessità emergente di guidare il cambiamento.
Questo ha aperto la strada alla prima America's Cup femminile, che ha messo in mostra non solo talenti di livello olimpico, tra cui 17 medaglie olimpiche, ma anche stelle nascenti delle discipline del foiling e del windsurf. Questa dinamica miscela di atlete d'élite traccia un nuovo percorso verso l'apice di questo sport, ridefinendo il futuro della vela, ispirando le generazioni future e affascinando il pubblico.